PROGRAMMA DI INTERVENTO INDIVIDUALIZZATO
L'intervento prevede una valutazione iniziale delle abilità del bambino attraverso l’uso di strumenti specifici tra cui PEP3 e VB-MAPP, sulla base della quale viene elaborato un piano di intervento personalizzato.
ABA e VERBAL BEHAVIOR
L’ABA utilizza i principi e le tecniche proprie dell’analisi comportamentale promuovendo lo sviluppo di comportamenti socialmente significativi. E' un approccio supportato da un ampio numero di ricerche scientifiche che ne avvalorano l’efficacia ed è caratterizzato dalla definizione del comportamento in termini osservabili e misurabili, una chiara definizione delle tecniche utilizzate provenienti da una specifica base teorica, risultati durevoli nel tempo e generalizzabili ad altri setting, persone e comportamenti (Baer, Wolf, Risley, 1968).
Nel trattamento di bambini con autismo e disturbi dello sviluppo i principi dell’ABA vengono utilizzati nell'insegnamento di abilita’ sociali, accademiche e di autonomia personale, e per la riduzione di comportamenti problematici, aggressivi ed autostimolatori. Un’area di rilievo è l’applicazione di questi principi allo sviluppo del linguaggio, attraverso l’uso dell’analisi del Comportamento Verbale (Verbal Behavior) di B.F. Skinner (1957), il cui studio ha portato allo sviluppo di una serie di strategie che risultano efficaci anche con bambini con abilita’ linguistiche e comunicative minime o assenti.
L'intervento prevede una valutazione iniziale delle abilità del bambino attraverso l’uso di strumenti specifici tra cui PEP3 e VB-MAPP, sulla base della quale viene elaborato un piano di intervento personalizzato.
ABA e VERBAL BEHAVIOR
L’ABA utilizza i principi e le tecniche proprie dell’analisi comportamentale promuovendo lo sviluppo di comportamenti socialmente significativi. E' un approccio supportato da un ampio numero di ricerche scientifiche che ne avvalorano l’efficacia ed è caratterizzato dalla definizione del comportamento in termini osservabili e misurabili, una chiara definizione delle tecniche utilizzate provenienti da una specifica base teorica, risultati durevoli nel tempo e generalizzabili ad altri setting, persone e comportamenti (Baer, Wolf, Risley, 1968).
Nel trattamento di bambini con autismo e disturbi dello sviluppo i principi dell’ABA vengono utilizzati nell'insegnamento di abilita’ sociali, accademiche e di autonomia personale, e per la riduzione di comportamenti problematici, aggressivi ed autostimolatori. Un’area di rilievo è l’applicazione di questi principi allo sviluppo del linguaggio, attraverso l’uso dell’analisi del Comportamento Verbale (Verbal Behavior) di B.F. Skinner (1957), il cui studio ha portato allo sviluppo di una serie di strategie che risultano efficaci anche con bambini con abilita’ linguistiche e comunicative minime o assenti.
Il PECS (Picture Exchange Communication System)
PECS è l’acronimo di “Picture Exchange Communication System” ovvero Sistema di Comunicazione mediante Scambio per Immagini. Tale sistema punta allo sviluppo della Comunicazione Funzionale e della Comunicazione come scambio sociale, attraverso un programma di apprendimento a piccoli passi che comprende 6 fasi (Fasi I – VI). E’ facile da imparare ed il suo impiego, oltre che poco costoso, è utilizzabile in diversi contesti (casa, scuola, etc.). Basato sull’uso di ‘rinforzi’ ha come obiettivo quello di incoraggiare la spontaneità e l’iniziativa del bambino nella comunicazione.
Fase I - Lo scambio fisico
Fase II - Movimento
Fase III - discriminazione del simbolo
Fase IV - La costruzione della frase
Fase V - Rispondere
Fase VI - Commentare
Le slide originali sono visionabili al link: http://angelaottaviani.nigelbrooks.com/pecs/imagepages/image1.htm
PECS è l’acronimo di “Picture Exchange Communication System” ovvero Sistema di Comunicazione mediante Scambio per Immagini. Tale sistema punta allo sviluppo della Comunicazione Funzionale e della Comunicazione come scambio sociale, attraverso un programma di apprendimento a piccoli passi che comprende 6 fasi (Fasi I – VI). E’ facile da imparare ed il suo impiego, oltre che poco costoso, è utilizzabile in diversi contesti (casa, scuola, etc.). Basato sull’uso di ‘rinforzi’ ha come obiettivo quello di incoraggiare la spontaneità e l’iniziativa del bambino nella comunicazione.
Fase I - Lo scambio fisico
Fase II - Movimento
Fase III - discriminazione del simbolo
Fase IV - La costruzione della frase
Fase V - Rispondere
Fase VI - Commentare
Le slide originali sono visionabili al link: http://angelaottaviani.nigelbrooks.com/pecs/imagepages/image1.htm
GIOCO E INTERAZIONE SOCIALE
Attività pratiche per insegnare a giocare e a rapportarsi con I bambinI nella interazione sociale, nella comunicazione e nella capacità di estendere e variare interessi e attività. Queste attività sono particolarmente necessarie per un bambino con disturbo generalizzato dello sviluppo, autismo, oppure con altri disturbi come il ritardo mentale o le disabilità. La scoperta dell'importanza dei componenti base dell'intersoggettività come l'imitazione, l'attenzione cognitiva, lo scambio di turni nello sviluppo della capacità di interazioni sociali reciproche ha richiamato di nuovo l'attenzione sul ruolo della difficoltà sociale.
Attività pratiche per insegnare a giocare e a rapportarsi con I bambinI nella interazione sociale, nella comunicazione e nella capacità di estendere e variare interessi e attività. Queste attività sono particolarmente necessarie per un bambino con disturbo generalizzato dello sviluppo, autismo, oppure con altri disturbi come il ritardo mentale o le disabilità. La scoperta dell'importanza dei componenti base dell'intersoggettività come l'imitazione, l'attenzione cognitiva, lo scambio di turni nello sviluppo della capacità di interazioni sociali reciproche ha richiamato di nuovo l'attenzione sul ruolo della difficoltà sociale.